Per legge dura due anni, lo stabilisce il Codice del Consumo, ma in certi casi si può allungare anche oltre. Una tutela in più per gli automobilisti e la tranquillità di una copertura più ampia in caso di guasti
Torniamo a parlare di garanzia auto. Un argomento che suscita sempre molto interesse sia se ci riferiamo all’acquisto di un’auto nuova che di un’auto usata, delineato a livello legislativo (Codice del Consumo, articoli 128 e seguenti) e comunque sempre tutelato dalle associazioni dei consumatori. Come ben si sa, la garanzia su ogni bene acquistato – incluse auto anche di seconda mano – dura 24 mesi, ma oggi andremo oltre e tratteremo di una tipologia di garanzia che oltrepassa i due anni canonici. Entriamo nel campo della cosiddetta “estensione di garanzia” che ha caratteristiche e durata diverse da quelle della garanzia normale. E in certi casi va anche chiarita meglio.
Garanzia, può superare i due anni ma usate attenzione…
Innanzitutto l’estensione di garanzia non ha una durata stabilita per legge. Può essere di un anno in più rispetto a quella minima garantita per legge, ma oramai certe case costruttrici propongono anche tre, cinque o addirittura sette anni (vedi alcuni marchi, specie asiatici, che lo fanno per irrompere nel mercato europeo). C’è un’avvertenza: non tutte le componenti dell’automobile possono essere coperte. Quindi è bene informarsi con precisione delle condizioni e delle limitazioni a cui la garanzia ulteriore (ai due anni) è soggetta.
L’estensione di garanzia conviene? …e a chi conviene?
Spesso è un’ottima opportunità e a prezzi molto vantaggiosi, quindi un’occasione da cogliere specie per due categorie di automobilisti:
- quelli che percorrono tanti chilometri durante l’anno: hanno un’automobile più soggetta a usura e a guasti vari e una garanzia allungata li metterebbe al riparo da brutte sorprese;
- quelli intenzionati a tenere l’automobile più a lungo: anche in questo caso con il trascorrere del tempo le possibilità di anomalie aumentano.
Garanzia estesa o estensione di garanzia?
L’Unione nazionale dei consumatori ha recentemente risposto a un quesito importante proprio rispetto a queste tipologie di garanzie più lunghe. Quando leggiamo una pubblicità in cui si fa cenno a una “garanzia di 7 anni” quali significati può sottintendere? «Bisogna leggere con molta attenzione il contratto e ogni altro documento che riguarda la garanzia – si legge sul sito www.consumatori.it – Può essere una garanzia estesa, che cioè estende le responsabilità di garanzia legale del venditore per un periodo più lungo dei due anni di legge. Ma molto più spesso si tratta di una estensione di garanzia cioè un contratto diverso da quello di acquisto, anche se a titolo gratuito, che impegna non il venditore ma un terzo, spesso direttamente l’importatore, ma con limiti alle parti coperte, limiti di percorrenza e, comunque, esclude ciò che è attribuito a normale usura. State anche attenti a capire se l’estensione di garanzia è gestita direttamente dalla Casa o affidata a terzi, con i quali avrete a che fare».
Come si comportano gli automobilisti prima e dopo la garanzia?
Una ricerca condotta nel 2016 da Altroconsumo, l’associazione per la tutela e difesa dei consumatori più diffusa in Italia, ha scoperto come cambiano le abitudini degli automobilisti italiani in caso di guasto dell’auto, se avviene prima o dopo la scadenza della garanzia di due anni. Il 90% delle persone preferisce affidare l’auto, quando è in garanzia a un concessionario monomarca specializzato. Trascorsi i 24 mesi le soluzioni si allargano anche al meccanico di fiducia (37%), il concessionario multimarca (6%) e l’attività in franchising (3%).
