Per fermarsi a uno stop o davanti a un semaforo rosso la nostra auto deve avere un impianto frenante sempre al top. Ecco come e quando sostituire le principali componenti meccaniche. Che diventano sempre più green…
Per fermarsi a uno stop o davanti a un semaforo rosso la nostra auto deve avere un impianto frenante sempre al top. Ecco come e quando sostituire le principali componenti meccaniche. Che diventano sempre più green…
Ci sono il disco, la pinza e le pastiglie, o pasticche. Quando schiacci il pedale a sinistra della tua auto prima di uno stop, di un semaforo che diventa rosso o per evitare un qualsiasi pericolo si aziona un dispositivo idraulico che poi andrà ad agire su queste tre componenti, assolutamente fondamentali per la nostra sicurezza su strada.
Come funziona il freno a disco
Il meccanismo del freno a disco è semplice. Serve a rallentare o a fermare l’automobile ed è costituto da un disco, appunto, in ghisa o acciaio attaccato alla ruota, sul quale agiscono le pastiglie composte da materiale d’attrito. Sono solidali al telaio dell’auto attraverso le pinze e, stringendo contemporaneamente da entrambi i lati il disco, causano il rallentamento della ruota. E di conseguenza dell’automobile. Le pastiglie non sono eterne. Più freni, più si usurano e meno l’auto è sicura. E quindi vanno sostituite. Anzi sostituiti, perché possono danneggiarsi anche i dischi. Vediamo come.
Ogni quanto sostituire disco e pastiglie?
Come per ogni componente dell’auto, la manutenzione è importante. Andrebbe fatto un controllo sull’impianto frenante ogni 15-20 mila Km. A usurarsi per prime sono le pastiglie, costano poche decine di euro e andrebbero sostituite ogni 30-35 mila Km. I dischi, di solito durano di più e in caso di sostituzione ricordati di cambiare anche le pastiglie. Non vale il contrario, ovvero i dischi possono “sopravvivere” a un cambio pastiglia. Sui dischi è indicato lo spessore minimo, le pastiglie sono dotate di indicatore di usura. Che dipende in prima battuta dai chilometri percorsi, ma non solo. Dipende anche dallo stile di guida e di frenata (morbida o aggressiva), dalla tipologia di strade percorse (una di montagna implica più consumo di materiale d’attrito rispetto le autostrade) e anche dal modello di automobile. Consultate il vostro meccanico di fiducia per un controllo, oppure lasciatevi indirizzare dalla vostra auto…
Quali sono i segnali da tenere d’occhio?
- Le auto moderne hanno una spia che si accende se le pastiglie sono consumate.
- L’auto fa rumore in frenata, di solito è il segnale che non c’è più materiale d’attrito sulle pastiglie. In questo caso c’è il rischio che si rovinino anche disco e pinze.
- L’auto vibra.
- Piccoli segni, graffi, ma anche ruggine, un solco sul bordo e superficie non uniforme del disco indicano che è giunto il momento di provvedere alla sostituzione.
Ricordati che disco e pastiglie sono da intendersi come un pezzo unico e la mancata o ritardata sostituzione di una delle due provocherà maggiore usura dell’altra.
Frenare rispettando l’ambiente? Si può…
È stato calcolato a Londra che il 62% delle PM10 presenti nell’aria è dovuto all’uso di freni o pneumatici e solo il restante 38% per la combustione. Per questo motivo sono allo studio mescole differenti per pastiglie ecologiche, magari prive di rame ritenuto il materiale più inquinante e che negli Stati Uniti, per legge, andrà ridotto al 5% entro il 2021, allo 0.5% entro il 2025. La nuova Fiat Punto monta pastiglie prodotte dalla Ferodo in cui il rame è sostituito da un mix di 30 elementi. Poi c’è il progetto Cobra portato avanti da Brembo e altri partner che prevede l’utilizzo come legante di acqua e cemento e che a febbraio è stato premiato dal Ministero dell’ambiente come “progetto del mese Life+”.