Un motivo c’è, ma si può preservarne la durata mediante piccole accortezze
Un motivo c’è, ma si può preservarne la durata mediante piccole accortezze
Una delle domande più frequenti che i clienti fanno quando entrano in officina è: “perché le luci delle mia auto si fulminano così rapidamente?“. Smentiamo prima di tutto una falsa convinzione: non è vero che sono prodotte per consumarsi più in fretta. Nonostante questo, un motivo per il loro rapido consumo c’è. Ma, ovviamente, esistono anche piccoli accorgimenti che ne aumentano la durata, che varia in base alla tipologia della lampadina.
Le lampadine dell’auto si fulminano per eccessiva elettricità
Ma andiamo con ordine e spieghiamo perché le lampadine si fulminano velocemente. Ciò accade soprattutto nelle auto di ultima generazione, dotate di più centraline rispetto a quelle di qualche anno fa. Per soddisfare le maggiori richieste di energia elettrica, il generatore di corrente viene caricato a una tensione molto elevata, anche oltre 14 volt; mediamente la lampadina alogena – quella più comune – di un faro dell’auto sopporta una tensione di 13.2 volt. Basti dire che è sufficiente solamente il 5% di elettricità in più nel circuito per dimezzare la durata della lampada a causa di un eccessivo surriscaldamento. Ma come si fa a capire che una lampadina si sta bruciando? Nel caso di quelle alogene, sulla superficie si formano dei piccoli cristalli, per le più moderne lampade allo xeno si nota un cambiamento di colore.
Qualche consiglio per allungare la vita delle lampadine della tua auto
Esistono piccoli trucchi per aumentare la durata delle lampadine, o meglio, per evitare che si fulminino velocemente. Eccoli:
- Prima accendere il motore e poi le luci dell’auto. E viceversa, ovvero prima spegnere le luci e poi il motore.
- Di giorno non accendere le luci se non necessario. Ad esempio in città, dove non sono obbligatorie, è bene tenerle spente se splende il sole.
- Esistono in commercio lampadine “a lunga vita”. Costano qualche euro in più, ma garantiranno una durata maggiore.
Multe salate: con i fari non si scherza
L’auto deve essere sempre “in massima efficienza”, lo richiede il codice della strada (art. 79) e le più elementari norme di sicurezza. Parla addirittura di “totale efficienza” l’appendice VIII dell’articolo 237 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada riferendosi a “i dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione”. In una notte limpida “le luci di posizione anteriori e posteriori devono essere visibili a una distanza non inferiore a 150 metri e la targa posteriore deve essere leggibile ad almeno 20 metri”; in caso contrario scatta una multa che va da 84 a 335 euro (e anche per questo motivo, le luci fanno parte dei 5 controlli fondamentali da fare prima di partire).
Le durate medie (o auspicate) delle lampadine
Le lampadine a incandescenza alogene entrano in commercio negli anni Sessanta, sono ancora molto utilizzate e hanno un principio di funzionamento molto semplice: su un filamento metallico di tungsteno viene fatta passare energia elettrica che lo riscalda fino a emettere luce. La dispersione di calore è elevatissima (oltre l’80%), la durata è di circa mille ore. Agli inizi degli anni ’90 Bmw e Mercedes propongono le lampadine allo xeno, che è un gas; hanno una durata doppia rispetto alle alogene. Le auto più moderne e costose sono dotate di luci a led che offrono molteplici vantaggi tra cui una lunga durata (fino a 100 volte di più) e una elevata luminosità (quattro volte maggiore di quella delle lampade ad incandescenza). La prima è stata la Maserati 3200 GT.