In cosa si differenziano e perché scegliere gli uni o gli altri. Ecco una rapida guida per il vostro cambio gomme
In cosa si differenziano e perché scegliere gli uni o gli altri. Ecco una rapida guida per il vostro cambio gomme
Pneumatici invernali oppure i cosiddetti “quattro stagioni”, buoni per ogni condizione climatica? Un dubbio che si presenta anche al momento di acquistare un’auto nuova o usata e bisogna decidere quale tipo di gomme conviene montare. Una scelta dettata da costi (prima di tutto), abitudini, ma anche da quali prestazioni si chiedono alla propria autovettura durante tutti i dodici mesi dell’anno.
Le caratteristiche delle due tipologie a confronto
Uno pneumatico invernale ha queste caratteristiche principali:
• mescola ricca di silice che permette di mantenere lo pneumatico morbido anche a temperature inferiori ai 7 gradi;
• disegno asimmetrico per migliorare le performance su bagnato o neve;
• la presenza di lamelle (4mila a pneumatico) per aumentare la superficie di contatto con il suolo (effetto drenante con la pioggia e di maggior presa sulla neve).
Leggermente diverse le caratteristiche dello pneumatico “quattro stagioni”:
• contiene silice in quantità maggiore rispetto a quelli estivi;
• il disegno del battistrada presenta un numero di lamelle e incanalature maggiore rispetto agli estivi, ma minore rispetto a quelli invernali.
Come si riconoscono?
Che differenza “visuale” c’è tra uno pneumatico “quattro stagioni” e uno invernale? Entrambi riporteranno la sigla M+S (mud and snow, fango e neve) riconosciuta dal Codice della Strada e che in presenza di ordinanze invernali equipara la gomma alle catene da neve. La gomma da neve “pura”, fabbricata esclusivamente per circolare nei mesi freddi con temperature sotto i 7°, avrà sul fianco anche il simbolo “Snowflake”, ovvero il disegno di un fiocco di neve che si staglia su una montagna a tre punte.
La classica via di mezzo
Siamo di fronte a un vero e proprio compromesso tra pneumatici estivi e invernali: il “quattro stagioni” permette la marcia dell’auto anche su manti stradali scivolosi (acqua, neve o ghiaccio) ma ad andature moderate, senza eguagliare le prestazioni massime garantite in queste condizioni da una gomma invernale “pura”. Ma d’estate non si deteriora (come avviene per l’invernale) proprio per il numero di lamelle e il contenuto di silicio inferiori rispetto alla gomma termica. Rappresentano la soluzione ideale per chi vive e usa l’auto in zone non particolarmente fredde e soprattutto nevose e permette di fare a meno del doppio treno di gomme, con il conseguente risparmio sui costi di acquisto, montaggio e smontaggio. Ma se volete prestazioni perfette e sicure tutto l’anno (e ovunque) non è questa la scelta da fare…
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