Sottoporre la vostra auto a un controllo periodico significa averla sempre perfettamente efficiente e sicura
Sottoporre la vostra auto a un controllo periodico significa averla sempre perfettamente efficiente e sicura
Il tagliando è un controllo generale sullo stato del veicolo e delle sue parti meccaniche più soggette a usura. Sottoporre la propria auto a un check-up di questo genere significa mantenerla sempre in perfetta efficienza e, di conseguenza, viaggiare con la massima sicurezza. Guai a confonderlo però con la revisione, che è obbligatoria per legge e certifica l’idoneità del veicolo a circolare.
Ogni quanto fare il tagliando?
A differenza della revisione, il tagliando non è obbligatorio, ma va sempre fatto nel periodo di garanzia affinché questa non decada, e – questo è il nostro consiglio – anche successivamente: attraverso controlli periodici ma costanti la vostra auto andrà incontro a meno guasti e avrà una vita più lunga. Ma ogni quanto fare il tagliando? Non esiste una cadenza fissa, l’intervallo di tempo adeguato tra un tagliando e l’altro varia in base al modello dell’auto, a seconda delle indicazioni che si trovano sul libretto di circolazione. Solitamente lo si fa a intervalli regolari di tempo e in base al chilometraggio, in genere ogni 1-2 anni e dopo aver percorso 20-30mila chilometri. E nelle auto più moderne, quando è giunto il momento del tagliando compare una spia ad avvertirvi.
Si può fare ovunque
In passato, durante il periodo di garanzia, il tagliando veniva effettuato presso la rete di officine autorizzata dalla casa. Ora, grazie al Regolamento UE n. 461/2010, ci si può rivolgere a qualsiasi centro indipendente, purché sia autorizzato e utilizzi ricambi originali. Difficile quantificare il costo, che varia in base al listino dell’officina, al tipo di auto ma soprattutto alla presenza o meno di pezzi usurati da sostituire. In ogni caso, si parte dai 100 euro.
Cosa controllare durante il tagliando?
Ecco la lista standard delle parti dell’auto che vengono solitamente controllate nella fase di tagliando:
– usura delle pastiglie dei freni;
– pressione degli pneumatici e stato del battistrada;
– sospensioni (cosa cambia fra sospensioni e ammortizzatori?);
– climatizzatore;
– funzionamento delle luci (esterne e interne);
– controllo di eventuali perdite nel motore;
– stato della marmitta;
– mancanza di acqua nel filtro del gasolio;
– cinghie di trasmissione;
– livelli dei fluidi (olio, liquido refrigerante, liquido freni, detergente lavavetri).
Tre milioni di auto non sicure
Secondo un’indagine condotta dal Centro Studi e Documentazione Direct Line nel 2015, in Italia circolano circa tre milioni di auto senza manutenzione ordinaria. Le motivazioni sono prettamente economiche: basti dire che nel 2012 il 94% degli automobilisti intervistati considerava il tagliando periodico “assolutamente necessario”, mentre solo tre anni dopo la percentuale è crollata al 69%. Ma i servizi di officina pesano poco sull’economia di un’auto. In Italia mantenere un’auto costa tra i 634 e i 639 euro (dati CarCost Index), e a influire maggiormente su questa cifra sono il prezzo del carburante, i costi di assicurazione e le tasse di proprietà, tra i più elevati d’Europa. Non i servizi di officina, anzi: nel nostro Paese il costo della manodopera per un tagliando va da 40 a 50 euro all’ora, mentre nella vicina Svizzera, per prendere un esempio poco distante da noi, è il doppio.
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